Nuova Riveduta:

Esodo 6:5

Ho anche udito i gemiti dei figli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitù e mi sono ricordato del mio patto.

C.E.I.:

Esodo 6:5

Sono ancora io che ho udito il lamento degli Israeliti asserviti dagli Egiziani e mi sono ricordato della mia alleanza.

Nuova Diodati:

Esodo 6:5

Ho pure udito il lamento dei figli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitù e mi sono ricordato del mio patto.

Riveduta 2020:

Esodo 6:5

Ho anche udito i gemiti dei figli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitù, e mi sono ricordato del mio patto.

La Parola è Vita:

Esodo 6:5

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 6:5

Ed ho anche udito i gemiti de' figliuoli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitù, e mi son ricordato del mio patto.

Ricciotti:

Esodo 6:5

Io ho udito il gemito de' figli d'Israele oppressi dagli Egiziani, e mi son ricordato della mia promessa.

Tintori:

Esodo 6:5

Or avendo sentito il gemito dei figli d'Israele che gli Egizi hanno oppressi, mi son ricordato del mio patto.

Martini:

Esodo 6:5

Io ho uditi i gemiti dei figliuoli d'Israele per la oppressione, che soffron dagli Egiziani, e mi son ricordato del mio patto.

Diodati:

Esodo 6:5

così ancora ho uditi gli stridi de' figliuoli d'Israele, i quali gli Egizj tengono in servitù; e mi son ricordato del mio patto.

Commentario abbreviato:

Esodo 6:5

Capitolo 6

Dio rinnova la sua promessa Es 6:1-9

Mosè e Aronne vengono di nuovo inviati a Faraone Es 6:10-13

I genitori di Mosè e di Aronne Es 6:14-30

Versetti 1-9

È più probabile che glorifichiamo meglio Dio ed utili agli uomini quando impariamo per esperienza di non potere fare niente da noi stessi e quando la nostra dipendenza intera e la nostra unica aspettativa viene da lui. Mosè attese quel che Dio voleva fare ma ora egli vedrà ciò che egli farà. Dio sarebbe stato ora conosciuto col suo nome Jehova, cioè, un Dio che fa quello che promette e porta a termine la sua opera. Dio voleva la loro felicità: "Vi prenderò come mio popolo, sarò vostro Dio e voi conoscerete che io sono il SIGNORE, il vostro Dio": più di così non possiamo né chiedere, né pretendere per essere felici. Egli voleva la sua gloria: "Saprete che sono il Signore." Queste parole buone e promettenti avrebbero dovuto rinfrancare gli Israeliti sofferenti e fargli dimenticare la loro miseria, ma essi erano così afflitti per le loro difficoltà che non badarono alle promesse di Dio. Andando dietro alla scontentezza e al cattivo umore, ci priviamo del conforto che potremmo avere sia dalla parola di Dio che dalla sua provvidenza e diventiamo sfiduciati.

Riferimenti incrociati:

Esodo 6:5

Eso 2:24; 3:7; Sal 106:44; Is 63:9
Eso 2:24; Ge 8:1; 9:15; Sal 105:8; 106:45; Lu 1:54,72

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